L’Irpef è l’imposta sul reddito delle persone fisiche. Si tratta di una tassa che nel nostro Paese va pagata sui redditi e che rappresenta uno dei gettiti più consistenti per lo Stato. E’ una imposta personale e progressiva sui redditi: viene cioè calcolata in base al reddito del lavoratore dipendente così come del pensionato o del lavoratore autonomo. I lavoratori subordinati, che abbiano un contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato, hanno il prelievo Irpef alla fonte il che vuol dire che il relativo importo viene detratto ogni mese dalla busta paga.
Stessa cosa per i pensionati che si vedono detrarre il relativo importo dalla pensione mentre i lavoratori autonomi pagano l’imposta ogni anno quando fanno la denuncia dei redditi. Anche nel loro caso l’imposta sarà calcolata in modo progressivo in relazione all’imponibile che si è avuto nel corso dell’anno precedente. Ma come si calcola il reddito su cui calcolare l’imposta? Il reddito imponibile viene calcolato sottraendo dal reddito netto complessivo tutti gli oneri deducibili compreso, se lo si ha, quello relativo all’abitazione principale.
Da tale sottrazione si ottiene l’Irpef lorda ricavata in modo progressivo applicando i vari scaglioni di imposta che sono stati stabiliti con l’ultima revisione Irpef, in occasione della Finanziaria del 2007, quando si sono definiti cinque diversi livelli definiti appunto scaglioni. Nel momento in cui il contribuente presenta la denuncia dei redditi deve poi presentare tutta la documentazione relativa alle spese detraibili e ammesse come tali come le spese per i medicinali, interessi sui mutui, abbonamento a mezzi pubblici, spese per familiari a carico.
Nel dettaglio, per quanto riguarda gli scaglioni stabiliti nel corso dell’ultima revisione del 2007, si è stabilita la percentuale minima sul reddito del 23% per imponibili fino a quindici mila euro. Per la parte che supera tale cifra e fino a ventotto mila euro, l’imposta aumenta al 27% e così via. Per la parte che eccede i ventotto mila euro e fino ai cinquantacinque mila è del 38% e per la parte eccedente i cinquantacinque mila fino ai settantacinque mila arriva al 41%. Lo scaglione di reddito più alto, quello che va dai settantacinque mila euro in su, richiede il pagamento di Irpef al 43%.