Hai mai pensato di partecipare ad un’asta giudiziaria per incrementare il tuo patrimonio immobiliare. Per prima cosa devi sapere che tutti possono partecipare ad una vendita giudiziaria.
Il primo passo da fare è l’individuazione del bene. Puoi effettuare una ricerca sugli avvisi e le ordinanze di vendita esposte nei vari tribunali e su riviste specializzate.
Una volta individuato il bene informati e procurati l’ordinanza, l’avviso di vendita e la perizia di stima. Documenti che puoi trovare presso le cancellerie dei tribunali competenti,i professionisti o i notai delegati, e i curatori fallimentari.
Il passo successivo è la presentazione, nei tempi e nel luogo indicati dall’ordinanza di vendita, della domanda di partecipazione all’asta in carta legale che deve contenere:
per le persone fisiche le generalità (compreso il codice fiscale) e i recapiti propri e del coniuge (solo se in regime di comunione dei beni); per le società la ragione sociale, la partita IVA, domicilio e i recapiti.
la data della vendita e la procedura cui si riferisce
i dati identificativi del bene e del singolo lotto peri quali si è fatta la proposta.
l’indicazione del prezzo offerto
la volontà di avvalersi di benefici fiscali (solo se ci sono i presupposti)
Le indicazioni circa il tempo, e i modi di pagamenti e di ogni altro elemento utile alla valutazione dell’offerta.
La dichiarazione di aver letto la stima dell’immobile
Inoltre, alla domanda devono essere allegati i seguenti documenti:
copia del documento di identità e del codice fiscale (anche del coniuge in caso di comunione dei beni)
Per le persone giuridiche: certificato di iscrizione al registro delle imprese, fotocopia di un documento di identità dei rappresentati legali della società.
Un assegno circolare non trasferibile, a titolo di cauzione, all’ordine del soggetto e al valore indicato nell’avviso di vendita.
Un assegno circolare non trasferibile, a titolo di copertura approssimativa delle spese di vendita (salvo conguaglio da versare in seguito), all’ordine del soggetto e al valore indicato nell’avviso di vendita.
Gli assegni saranno restituite ai concorrenti non aggiudicatari.
L’offerta e gli allegati devono essere inseriti e depositati in una busta chiusa; Sulla busta dovrà essere apposto solo un nome o una sigla di fantasia che consenta all’offerente di identificare la propria busta in sede di apertura. Le buste saranno aperte nel luogo, nella data e nell’ora indicati nell’avviso di vendita.
La vendita può essere con o senza incanto.
La vendita senza incanto, si parte da una proposta di offerta irrevocabile d’acquisto pari o superiore al valore stabilito dalla stima. Nell’ipotesi di più offerte, avverrà una gara tra gli offerenti e il bene verrà aggiudicato al migliore offerente. In questo caso l’aggiudicazione è definitiva. Per dettagli sulla procedura è possibile vedere questo articolo sulla vendita senza incanto.
La vendita con incanto, si parte da un prezzo base sul quale ogni offerente può proporre dei rialzi minimi prestabiliti. L’aggiudicazione è provvisoria per i successivi 10 giorni nei quali è possibile effettuare l’aumento di un quinto, dopodiché diventa definitiva.
Una volta avvenuto il versamento del prezzo di aggiudicazione, il giudice pronuncia il decreto con il quale trasferisce il bene espropriato al vincitore dell’asta e ordina la cancellazione delle trascrizioni e delle iscrizioni pregiudizievoli.