Per certi versi il processo di ricerca di lavoro e le sue dinamiche ricordano le regole e i tempi del flirtare: attesa per la chiamata, incertezza sulla “mossa successiva” e assenza di regole scritte. Ma, come nella sfera personale, la soggettività dell’individuo e un insieme di regole “non scritte” possono concorrere ad avverare i propri desideri e sogni.
Avete selezionato gli annunci, risposto a quelli dove il vostro profilo era in linea e la posizione attraente ma ogni volta dopo l’invio cala il silenzio. E non solo dopo la candidatura, il silenzio è lo stesso anche dopo un colloquio o il primo step del processo di selezione. E la domanda inevitabile che tutti si pongono è: adesso che faccio?
Qualche consiglio su come affrontare questa situazione
Calendario. La riuscita della vostra campagna personale per la ricerca di un lavoro dipende in gran parte da voi. Tenete una lista di tutti gli annunci a cui avete risposto con la relativa data di invio, azienda, posizione e funzione. Ma soprattutto leggete sempre con attenzione il testo dell’annuncio, nell’ipotesi che l’azienda vi chiami è fondamentale avere ben in mente chi sono e cosa stanno cercando. Questa lista aggiornata vi permetterà di avere una visione esatta di come stanno avanzando i contatti.
Prendete l’iniziativa. Quando è il momento giusto per fare il primo passo? L’azienda deve avere il tempo di valutare tutte le candidature ricevute e non potrà rispondervi immediatamente. Le offerte di lavoro restano mediamente online almeno per un mese, ed è quindi possibile che dobbiate attendere questo tempo per ricevere un cenno: un’email, un messaggio o l’agognata chiamata. Nulla vi impedisce di telefonare all’ufficio del personale e informarvi sull’iter di selezione dell’azienda, ma senza troppo insistenza. Sapendo che il tempo medio è un mese: non fatelo prima. Il vostro entusiasmo e motivazione potrebbero essere percepiti come “inopportuni”.
Domandare è lecito. Al momento dell’incontro oppure a colloquio è sicuramente raccomandabile chiedere una stima del tempo di risposta. Se comunque non ottenete notizie nei tempi sperati, un vostro cenno sarà colto esclusivamente come una dimostrazione del vostro interesse, ma anche in questo caso: richieste lecite ma non troppo frequenti. Un corteggiamento troppo serrato potrebbe influenzare negativamente la risposta finale.
Feed Back. Dopo una lunga attesa e un corteggiamento in piena regola la risposta è comunque negativa? Cercate di capire il “perché” di questo no. Avete ricevuto una lettera di esito negativo con un contatto di riferimento? Non esitate, sentitevi liberi di chiamare, non cambierà nulla sul risultato finale ma avrete la possibilità di tirare le somme e andare avanti nelle vostre candidature. Se l’azienda vi chiama per dirvi che non avete superato la selezione, chiedete dettagli. Temete di aver dato un’impressione distorta di voi durante il colloquio? Saperlo vi permetterà di lavorare su questo per l’avvenire. Non polemizzate, la decisione è già presa, un atteggiamento costruttivo è quello che ci vuole. Se la risposta fosse basata su un fraintendimento invece – ad esempio l’impressione che voi siate alla ricerca di qualcosa di diverso – cercate di spiegarvi.
Chiusa una porta, si apre. Non lasciatevi scoraggiare da una notizia negativa ma cercate piuttosto di girare le informazioni ricevute a vostro favore. La filosofia giusta è: farò meglio la prossima volta, ci saranno altre opportunità.
Non dimenticatevi che le eccezioni esistono