Abbiamo visto come una buona pianificazione finanziaria permetta di trovare le soluzioni più idonee e individuare le migliori opportunità di investimento, capaci di soddisfare le esigenze attuali e future di un investitore.
“La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito”, dice l’articolo 47 della Costituzione.
Nell’Italia del dopoguerra, la cultura del risparmio era un tema molto importante. Negli anni Cinquanta e Sessanta ogni bambino veniva dotato di un salvadanaio dalla famiglia o dalla scuola. Il risparmio era un “dovere morale”, e così è stato per molte generazioni. L’apertura di un “libretto al risparmio” intestato al neonato era un’altra prassi cara ai nonni. Oggi, le famiglie italiane sono un pò meno formiche e un pò più cicale. Ma un conto è essere parsimoniosi, altra cosa è la gestione del risparmio, cioè come impiegarlo al meglio per renderlo fruttuoso.
Il mercato italiano è stato oggetto di forti cambiamenti che lo hanno portato ad avere caratteristiche molto simili a quelle dei mercati finanziari più evoluti: bassa inflazione e bassi rendimenti dei titoli di Stato. Per l’investitore italiano diventa sempre più difficile orientarsi in un mercato complesso se non ha un metodo e delle strategie che lo possano guidare nella pianificazione degli investimenti. Proprio per questo la gestione del risparmio dovrebbe prendere in considerazione tutte le tipologie di prodotti finanziari, previdenziali e assicurativi esistenti sul mercato, diversificando opportunamente gli investimenti in relazione al soddisfacimento dei propri bisogni.
Non esistono prodotti che siano in assoluto migliori rispetto ad altri, ma solo prodotti in grado di soddisfare gli obiettivi prefissati. Per esempio, nel lungo periodo, l’investimento azionario dovrebbe (dico: dovrebbe) generare crescite significative del capitale, mentre gli investimenti obbligazionari, tra i quali i titoli di Stato, producono prevalentemente interessi che compensano l’erosione del potere d’acquisto.
Per gestire al meglio il proprio risparmio bisogna quindi stabilire una combinazione di strumenti finanziari stabilendo la migliore asset allocation, che consenta di raggiungere gli obiettivi fissati in base alle aspettative di rischio e di rendimento atteso. Una volta stabilita l’asset allocation, individuati e sottoscritti i servizi e i prodotti, è necessario seguire e controllare periodicamente l’andamento degli investimenti, e opportunamente intervenire, se ce ne fosse bisogno, per eseguire le eventuali variazioni che si rendessero necessarie in seguito alle mutazioni del mercato. Quindi, concludendo, è di fondamentale importanza curare e seguire con grande attenzione i propri investimenti se si vuole che diano buoni interessi.