Altra nota dolente dei giorni nostri è il caro benzina. Come ben sapete la soglia di acquisto di un litro di carburante, è soggetta a continui ritocchi; A tal proposito diremo che le Compagnie avranno i loro buoni motivi, ma a farne le spese, manco a dirlo, è sempre il consumatore finale, per cui, in un modo o in un altro, bisogna correre ai ripari. A tal fine, proponiamo un elenco di piccoli accorgimenti direttamente tratti da alcuni siti specializzati, che ci aiuteranno ad abbattere i costi (perché risparmiare sul carburante può essere una cosa davvero semplice e alla portata di tutti). Quindi, forza e coraggio, che armati di buona volontà, riusciremo a salvaguardare il nostro portafogli e seppur minimamente anche l’ambiente. “Provare per credere…”.
Cerchiamo di essere più rapidi in curva.
Evitiamo di dissipare energia attraverso il continuo uso dei freni. Affrontare una curva in modo più uniforme garantisce maggiore sicurezza e minori consumi.
Acceleriamo a fondo e moderiamo la velocità di crociera.
Sembra un paradosso, ma chi vuole risparmiare benzina deve accelerare a fondo. Ogni volta che si toglie il piede dall’acceleratore, infatti, il motore viene frenato. Da qui, un aumento dei consumi di carburante. Per cui, evitiamo di insistere con il pedale premuto a metà nei rapporti inferiori, acceleriamo a fondo, passando velocemente ai rapporti superiori del cambio e raggiunti i 90-100 chilometri orari proseguiamo ad andatura costante, mantenendo il più a lungo possibile la quinta marcia. Lo stesso tratto di autostrada percorso a 90 anziché a 120 chilometri orari farà risparmiare combustibile.
Un motore a regola d’arte.
Con la presenza di additivi di qualità nel carburante, è anche garantita la pulizia interna del motore, quindi: meno attrito, meno usura e maggior lotta agli sprechi.
Cambio di marce ad hoc.
Meglio inserire una marcia più alta anziché “tirare” il motore con una marcia più bassa. La regola basilare per risparmiare carburante durante le cambiate è passare da una marcia all’altra con il motore a 2.000 giri. Viaggiare in terza a 4.000 giri invece che in quinta a 2.000 vuol dire usurare il motore otto volte tanto. L’inserimento del rapporto superiore consente, mediamente, di risparmiare il 10 per cento del carburante.
Spegnete il motore durante le soste prolungate.
Quando siete fermi al semaforo, ad un passaggio a livello, durante una sosta di carico-scarico o più in generale nelle fermate di mezzo minuto o più, spegnete il motore! In tal modo riuscirete a risparmiare benzina fino al 30%. E’ banale dirlo: ma quando la vettura è ferma, non serve tenere il motore acceso. A guadagnarci sono solamente i benzinai.
Guidiamo con stile.
Uno stile di guida fluido e previdente permette un notevole risparmio. Qualche esempio: accelerare energicamente tra due incroci per poi, quasi subito, frenare bruscamente al semaforo successivo, significa sprecare solo benzina. In prossimità di una salita, poi, è meglio aumentare un po’ la velocità prima di iniziare a salire.
Manutenzione puntuale ed attenta.
Filtri dell’aria intasati e candele di accensione imbrattate fanno aumentare il consumo di carburante, così come le pastiglie dei freni che tendono a bloccarsi, determinando un leggero sfregamento. Anche la geometria delle sospensioni squilibrata gioca contro la riduzione dei consumi.
Pneumatici sempre a pressione.
Le gomme sgonfie comportano una maggiore superficie di contatto tra la gomma e l’asfalto. Durante il rotolamento su strada, quindi, la ruota determinerà una maggiore resistenza. Viaggiare sempre con la pressione dei pneumatici consigliata per la vettura a pieno carico riduce la resistenza al rotolamento, a vantaggio di una riduzione dei consumi e del comportamento di guida.
Attenti al portapacchi e al bagagliaio.
Appesantire l’automobile con più passeggeri è un conto (in termini di consumo, va da sé, che è meglio riempire una macchina sola, che utilizzarne due), ma trasformare il bagagliaio in un ripostiglio di oggetti inutilizzati è estremamente inutile e controproducente. I pesi inutili provocano un aumento del consumo, soprattutto nei percorsi cittadini dove ci sono soventi brevissime soste e ripartenze. Ciò perché in fase di accelerazione, un veicolo a pieno carico richiede al motore un’elevata prestazione (poco cambia invece a velocità costante). Il risparmio del carburante si ottiene, allora, anche smontando il portapacchi, se inutilizzato, e sgombrando il vano di carico dalla presenza di mercanzie inutili.
I fari: accendiamoli solo al bisogno!
Da una recente ricerca approntata da FEDERCONSUMATORI, è emerso che i fari accesi di giorno, costano agli automobilisti italiani circa 60 € all’anno (come maggior consumo di carburante), nonché 10 € (per la maggior usura dei componenti elettrici) e tanto inquinamento atmosferico in più.
Nel libro “Un futuro senza luce?”, sono descritti (accuratamente) i vari passaggi che permettono di calcolare (approssimando tutto per difetto) che con i fari accesi anche di giorno, il consumo annuo di carburante in più è di 41 litri per ogni veicolo (con un incremento percentuale che oscilla fra il 2,7 e il 4,1). Ciò è dovuto in sostanza all’aumento dell’energia necessaria all’alternatore per permettere alle luci di funzionare nelle ore diurne. Se si considera che gli automezzi in circolazione a fine 2002 (immaginiamo quindi oggi) erano circa 37,5 milioni (e trattando qui gli autocarri alla stregua di automobili, anche se i primi sono ovviamente più pesanti, hanno distanze medie di percorrenza ben più lunghe e molte più luci di posizione da accendere), l’incremento complessivo dei consumi oscilla intorno a 1 miliardo e 500 milioni di litri di carburante. Ciò comporta anche un aumento delle emissioni di biossido di carbonio di circa tre milioni di tonnellate.
Prestiamo attenzione al climatizzatore e al lunotto termico.
Il condizionamento dell’abitacolo è responsabile del consumo di un piccolo surplus di energia. Il ciclo frigorifero, infatti, assorbe l’energia elettrica prodotta a bordo, dal motore. Quando sarà raggiunta la temperatura desiderata, quindi, spegnete l’impianto di refrigerazione/riscaldamento per evitare di richiedere al motore un lavoro extra. Limitiamo inoltre allo stretto indispensabile l’impiego di accessori elettrici a elevato consumo di energia (es.: il lunotto termico).
Chiudete i finestrini quando andate veloce.
Con i finestrini aperti si avrà una maggiore resistenza aerodinamica, chiudendoli, l’aerodinamica migliora ed il consumo diminuirà.
Lasciate l’auto in garage.
Sembrerà scontato, ma il risparmio maggiore si ha rinunciando alle quattro ruote a favore di una camminata, di un giro in bici o in metropolitana. Ridurre l’uso del veicolo è il consiglio migliore che si può dare ed è senza dubbio la via di risparmio più efficace. Ciò che fa meglio all’ambiente, in altre parole, gratifica anche il nostro portafogli.
Molto interessante.