Si tratta di contributi a fondo perduto cui possono essere associati finanziamenti agevolati a tassi di interesse ridotti, disponibili ai cittadini dell’Unione Europea per la realizzazione di iniziative imprenditoriali in vari settori dell’economia.
Grazie allo stanziamento di capitali da parte della UE, i finanziamenti europei prevedono importanti contributi a fondo perduto, senza alcun obbligo di restituzione da parte dell’utente finale.
I prestiti europei a fondo perduto vengono erogati secondo due modalità: tramite fondi a gestione diretta della Commissione europea, dove la stessa UE eroga i finanziamenti ai beneficiari, e tramite fondi a gestione indiretta, i quali prevedono trasferimento di fondi dalla UE agli enti dei paesi membri (ad esempio Regioni e Province) incaricati a loro volta dell’erogazione ai beneficiari. In questo secondo caso, Regioni e Province agiscono come intermediari delle istituzioni nazionali nei confronti della Commissione europea, con tutte le responsabilità di gestione dei capitali trasferiti conseguenti.
L’accesso ai fondi europei prevede la pubblicazione di bandi di finanziamento specifici sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (nel caso di gestione diretta) o Gazzetta ufficiale nazionale o regionale (nel caso di gestione indiretta), cui segue domanda di accesso secondo requisiti e procedure indicate dai bandi stessi.
Più specificatamente, ciascun bando indica i requisiti di accesso per progetti ed idee di impresa da sovvenzionare, i termini, le scadenze e le caratteristiche del contributo. Una volta presentata la domanda, nei tempi previsti viene redatta una classifica dei soggetti ammessi. In base alle disponibilità di fondi stanziati, si procede al finanziamento delle imprese partendo dai progetti che hanno ottenuto i migliori punteggi in classifica.
Generalmente i progetti meritevoli di finanziamento riguardano sia obiettivi specifici di interesse comunitario, ovvero di comunicazione ed efficienza tra stati membri, sia iniziative peculiari di sviluppo e sostegno in specifici settori su territori selezionati (ad esempio dalla pesca in Norvegia all’agroalimentare in Sicilia).
Il contributo a fondo perduto riguarda una percentuale tra il 50% ed il 70% dell’investimento previsto per il progetto, erogabile spesso in tranche a seconda dei requisiti di copertura finanziaria dell’azienda beneficiaria.