Come Diventare Maestro di Boxe

La figura del pugile ha un fascino indiscutibile, tanto che spesso l’industria cinematografica si è ispirata alle storie di coloro che si muovono in questo sport. La nobile arte è così chiamata perché unisce in sé caratteristiche fisiche come la forza e la preparazione continua, ma anche l’intelligenza gioca un ruolo fondamentale. Sferrare pugni, schivare, organizzare i colpi secondo strategie ben congegnate in meno di un secondo, richiede una concentrazione assoluta. Chi ritiene la boxe uno sport rozzo, non ha mai avuto occasione di sperimentarlo in prima persona, perché si renderebbe conto del grave errore di valutazione in cui è incappato. Le strategie per sconfiggere il proprio avversario sono raffinate, richiedono sforzi continui sia fisici che di astuzia, calcoli veloci e, ovviamente, tanta forza.E’ una carriera rischiosa quella del pugile, che può portare a danni seri al proprio corpo, per questo una buona dose di coraggio, e forse anche di incoscienza, sono fondamentali.

Dopo essersi avventurati in questo mondo e aver affrontato anni di combattimenti, può venire voglia di mettersi dall’altra parte per formare nuovi pugili a propria volta. La Federazione Pugilistica Italiana inquadra il maestro di pugilato come una qualifica con carattere nazionale ed è del tipo “residenziale”. La partecipazione al corso è ad invito da parte del C.F., su proposta del Comitato Esecutivo del Settore Tecnici. Possono essere invitati al corso per M.d.P., i tecnici che si sono distinti sia per meriti agonistici, sia per particolari qualità culturali e che abbiano almeno otto anni di tesseramento nei quadri tecnici della F.P.I. Non possono partecipare coloro che hanno subito un provvedimento disciplinare superiore a tre mesi di squalifica o abbiano in corso un procedimento. I candidati idonei ricevono un attestato ufficiale della F.P.I. ed acquisiscono la qualifica di Maestro di Pugilato. Per la qualifica di Maestro di Pugilato, stabilisce la Fpi, è necessario inserire nel proprio curriculum le seguenti esperienze.

Tecnico pugile dilettante: essere affiliati alla F.P.I. in qualità di Tecnico da non meno di quindici anni; dimostrare di essere stato protagonista, per cinque volte, insieme a un proprio pugile (di ambo i sessi), nelle seguenti competizioni ripetute in edizioni diverse, se sono le stesse, o cumulabili tra loro, se distinte, così come descritto: 1) Essere stato all’angolo di pugili finalisti ai C.I. dilettanti 1^ serie. 2) Aver avuto un pugile medagliato ai Campionati Europei Jun. o Sen. 3) Aver avuto un pugile medagliato ai Campionati Mondiali Jun. o Sen. 4) Aver avuto un pugile medagliato ai Giochi del Mediterraneo. 5) Aver avuto un pugile partecipante ai Giochi Olimpici. Il candidato deve dimostrare di aver partecipato almeno a cinque corsi di aggiornamento.

Tecnico di pugili professionisti: essere affiliato regolarmente alla F.P.I. in qualità di Tecnico da almeno dieci anni; aver allenato pugili(di ambo i sessi) che hanno raggiunto risultati in campo nazionale, europeo, mondiale e qualora, detentori del relativo titolo, averli allenati per le difese con gli sfidanti ufficiali. Dieci eventi di questo tipo, danno l’accesso alla qualifica di Maestro di Pugilato; dimostrare di aver partecipato almeno a quattro corsi di aggiornamento.

Tecnico delle due categorie: essere affiliato alla F.P.I. in qualità di Tecnico da almeno dodici anni; aver vissuto non meno di otto eventi tra quelli sopra elencati; dimostrare di aver partecipato almeno a tre corsi di aggiornamento. Militanza nel settore Azzurro: i tecnici Responsabili delle Squadre Nazionali Juniores e Seniores (maschili e femminili), acquisiscono un punto per ogni anno di militanza; il punteggio da raggiungere è di otto. Sono cumulabili gli eventi sopra esplicitati per totalizzare il numero richiesto. L’aspirante deve poi dimostrare di aver partecipato con regolarità ai corsi di aggiornamento previsti dalla Federazione stessa.E’ necessario che siano tesserati alla F.P.I. da almeno quindici anni. Sulla base dell’autocertificazione individuale l’Esecutivo Tecnici, esprimerà il “parere di merito” nel rispetto dei parametri qualitativi su indicati.