La carriera del meteorologo è ancora appannaggio militare? Che tipo di studi sono necessari? Quanto guadagna oggi un meteorologo?
Il meteorologo raccoglie informazioni, le interpreta e dà una previsione sull’andamento climatico che si prospetta per il futuro più prossimo. Gli strumenti a sua disposizione sono i satelliti, stazioni meteorologiche, sonde, ecc., che forniscono parametri elaborati con i modelli numerici a scala globale a disposizione. Questo consente di avere una visione d’insieme necessaria per poter utilizzare modelli più specifici per previsioni meteo su aree ristrette (regioni, comuni). Per stilare un bollettino meteo si analizza il comportamento della circolazione atmosferica in tutti i suoi aspetti, si leggono e interpretano le mappe in quota e al suolo dei venti, delle temperature e della pressione. Gli strumenti adottati sono le elaborazioni dei modelli matematici, i satelliti che forniscono informazioni sul tempo che fa, utili anche per previsioni a brevissima scadenza. Esperienza e intuito completano il quadro.
Fino a pochi anni fa l’unica strada per diventare meteorologo, era la carriera militare nell’aeronautica italiana. Questo succedeva a causa di esigenze di sicurezza nazionale che vedevano dati e modelli matematici utilizzati per effettuare previsioni, appannaggio esclusivo dei militari. L’Ufficio generale spazio aereo e meteorologia (Usam) dell’Aeronautica conserva tuttora le competenze nazionali nel settore della meteorologia generale; il capo del servizio meteorologico dell’Aeronautica, inoltre, è il rappresentante permanente in Italia dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm). Quindi la scelta militare ancora oggi costituisce il canale privilegiato per questa carriera, ma si fanno strada le alternative in campo civile.
Per entrare in Aeronautica bisogna superare un concorso pubblico i cui bandi sono emessi più volte nel corso dell’anno e vengono pubblicati sul sito della Difesa. Per diventare meteorologi in qualità di ufficiali del genio aeronautico, ruolo fisici (Garf) è fondamentale ottenere una laurea in fisica, matematica o scienze nautiche. I requisiti e le prove di valutazione variano di concorso in concorso, ma prevedono sempre accertamenti psico-fisici, attitudinali, valutazione dei titoli di merito e prove scritte di cultura generale e tecnico-professionale. In alternativa, i ragazzi tra i 17 e i 22 anni possono entrare in Aeronautica attraverso l’Accademia Militare, mentre i giovani entro il 26esimo anno di età possono partecipare ai concorsi per allievi sottoufficiali.
L’ingresso nel mondo della meteorologia professionale si può effettuare anche conseguendo una laurea in fisica, matematica, scienze ambientali, scienze nautiche o ingegneria, e acquisendo poi una specializzazione ulteriore con master di secondo livello in meteorologia. Esistono anche corsi di laurea in fisica dell’atmosfera e meteorologia. Esiste in Italia un corso di laurea più specifico: Fisica dell’atmosfera e meteorologia presente sia a Roma che a Bologna. Un altro corso di laurea specifico è quello di Oceanografia e meteorologia presente all’interno di Napoli Parthenope. In Italia non esiste un albo professionale che riguarda i meteorologi.
Oggi, secondo dati Isfol, un meteorologo impiegato nel settore civile guadagna, a seconda del ruolo e dell’anzianità, tra i 25mila e i 50mila euro lordi l’anno. La gamma degli sbocchi professionali è abbastanza ampia: si va dalle imprese che realizzano software meteo alle società non profit di stampo ecologista impegnate nella valutazione dei fenomeni climatici, passando per i siti web che forniscono previsioni indipendenti. E’ anche possibile arrivare a ricoprire ruoli dirigenziali negli scali aeroportuali civili o come coordinatori di équipe di ricerca nelle Università e nel settore privato. Numericamente, però, è necessario ammettere che i posti di lavoro sono esigui, nonostante la della ricerca sul clima.