Il finanziamento più comunemente utilizzato per consentire l’acquisto della prima casa è il mutuo ipotecario ovvero una tipologia di prestito a media-lunga durata caratterizzato dalla presenza di una garanzia importante a favore dell’Istituto erogante, l’ipoteca immobiliare. Tale ipoteca consente alla Banca, nel caso il finanziato non rimborsi il finanziamento ottenuto, di rivalersi sull’immobile ipotecato.
Di fatto questo tipo di finanziamento viene concesso dalla banche solo per importi significativi, in genere 50 mila euro, (anche se alcune Banche scendono sotto tale limite per esempio a 40 mila euro). Infatti, al di sotto di questa soglia, i costi di erogazione e di gestione di un finanziamento relativamente “complesso” come il mutuo, graverebbero eccessivamente sul finanziamento. In altre parole l’erogazione di importi inferiori non consentirebbe alla Banca una adeguata remunerazione del prestito e/o al finanziato un costo di finanziamento accettabile.
Capita comunque che specie nel caso di acquisto di immobili di piccole dimensioni o in zone non di pregio, che l’importo della compravendita sia contenuto e l’acquirente possegga buona parte del capitale necessario. In altre parole il fabbisogno di denaro sia di poche decine di migliaia di euro e quindi inferiore al limite minimo previsto dagli istituti di credito.
In questo caso, non potendo ricorrere al mutuo ipotecario, si ricorre al prestito personale per l’acquisto di prima casa. Come è evidente questo tipo di finanziamento non prevede una garanzia sul bene finanziato per la Banca, in quanto non è prevista alcuna ipoteca sull’immobile. Ne deriva una maggiore rischiosità per la Banca e questo si riflette in un costo del finanziamento, in termini di TAEG, sicuramente maggiore per il prestito rispetto al mutuo.
La concessione del prestito per la prima casa è in genere prevista per i maggiorenni fino a 75 anni, residenti in Italia e con un reddito dimostrabile.
L’importo massimo erogabil eè dell’ordine dei 60 mila euro, oltre i quali è infatti preferibile optare per un mutuo ipotecario.
In genere questi tipi di prestiti sono utilizzati per l’acquisto di abitazioni a basso valore commerciale, box, posti auto, mini appartamenti, case di villeggiatura. Altra situazione tipica di ricorso a questo prestito è l’acquisto di immobili quando si è in possesso di gran parte della somma richiesta dal venditore.
In merito alla decisione di richiedere un prestito o un mutuo, la fascia per cui si pone questo quesito è quella tra i 40 e i 60 mila euro. Infatti sotto i 40 mila euro nessuna Banca è disposta ad erogare un mutuo e difficilmente si può richiedere un prestito per importi superiori ai 60 mila euro.
Nella fascia intermedia, è opportuno preferire un prestito se si ha urgenza di investire il denaro. Il prestito vanta un’istruttoria più rapida, non richiede l’accensione di ipoteca e prevede una raccolta documentale più snella. Il mutuo invece viene erogato a valle di un processo di istruttoria e delibera decisamente più complesso e articolato. Se invece non si ha fretta ma si vuole risparmiare, generalmente il finanziamento tramite il mutuo è più conveniente in quanto la Banca, essendo tutelata dall’ipoteca, è disposta a prestare denaro a costi inferiori per il richiedente.